capire la malattia per trovare la cura… noi

In questi giorni ho pensato, facendo i conti con me stessa e cercando di far scivolare via l’ansia e la stanchezza, e magari la confusione che dentro di me spadroneggia da un po’… mi sento confusa.. mi sono messa alla ricerca dell’origine della mia “malattia” per poter poi trovarne una “cura”.. mi sono scoperta bisognosa d’amore,  mendicante di attenzioni, sempre affannata e preoccupata di fare il bene per tutti, di dare solo cose belle, regalare  sorrisi ,  e poi stare lì a raccogliere le briciole di tutto questo amore spremuto.. e  mi ritrovo però senza forza alcuna, e non c’è gesto e non c’è parola che vengano spontanee nei miei confronti, o  non le sento, e Dio solo sa quanto ne ho bisogno.. quanto.. io sono la roccia, che si frantuma al primo soffio di vento, sono ghiaia…

 io voglio che si abbatta su me la tempesta dell’amore folle, che mi travolga e lo faccia facendo un fracasso terribile… io  voglio e pretendo questo… sono stufa di capire, giustificare,  cercare, arrovellarmi il fegato per scovare dentro alla distrazione un sentimento, e mi scopro grigia , e non mi piace per niente , e nel contempo mi scopro gelosa, e non è da me, e mi scopro triste, e non lo voglio essere, io ho già dato., io voglio ridere e vivere, non stare a vedere la vita da fuori, e  così mi mortifico nel sentimento che provo , ma poi mi fa male  ogni volta che non leggo nei suoi occhi il desiderio della mia pelle, dei miei baci, delle mie carezze, mi fa male e mi rende insicura terribilmente insicura, e non mi piace per niente,  mi ripeto forse non sono attraente per lui, e mi fa male quando vedo che non è indifferente ai connotati femminili, ma i miei sembrano non interessargli per niente,  e poi quando esco di casa, e la gente si volta a guardarmi, mi arrabbio ancor di più… come quando gli occhi attenti di chi  sempre coglie le sfumature brillano alla vista di un movimento involontariamente sensuale, e mi chiedo perché non accade a lui…  è altrove la sua mente, smarrita in mille pensieri, è vero, ma se io sono qui credo di essere degna di nota ogni tanto, ma  non accade mai… e mi allontano  mentre mi allontani, mi sento sempre troppo poco, ma io non lo sono, a volte mi fai sentire ridicola, ma non lo sono, mi sento poco accettata, poco desiderata, poco , sempre troppo poco… … e non voglio sentirmi così.. sminuita, data per scontata.. no… ho pensato forse che stiamo scambiando amore con un affetto profondo che può legare due amici,  forse è così… e poi a volte tutto questo mi fa pensare che io non sia giusta per lui, che quasi si vergogni ad avermi al suo fianco, mi spiace, ma io vado a testa alta,  ed è così che voglio andare.. chi mi sta di fianco deve essere serenamente felice e fiero di me…ho bisogno di ridere, e avere argomenti di cui parlare, ho bisogno di confronto e relazione, e invece a volte guardando gli angoli all’ingiù delle nostre labbra mi viene male allo stomaco… ma perché.. non si riesce a ridere a scherzare.. spesso cala il silenzio e sparisce la voglia di unire e mescolare i pensieri..ognuno chiuso nei suoi che pesano come macigni… e noi cocciuti continuiamo….io ho bisogno di volare e ho bisogno di sentire che chi mi sta accanto abbia la stessa voglia… che non si lasci vivere sul divano, ma che voglia uscire anche solo per respirare il blu del cielo,  o cercare le scie di stelle cadenti…

E le parole mancano si contano sulle dita, si allontanano i  sorrisi,  si affrettano ad affollarsi mille pensieri… c’è qualcosa che non funziona ,  si è rotto, c’è ancora un tempo per rimettere a posto ogni piccolo particolare, scacciando i pensieri e i problemi almeno quando si può, tanto  a stare lì a spezzarsi la testa con brutti pensieri non si risolve niente..…proviamo…  ma sul serio con entusiasmo e voglia di darsi per aversi, con l’attenzione all’altro, con meno egoismo e più coraggio, con leggerezza e impegno…..??!!! Se poi sono solo io che sbaglio a guardare le cose da questa angolazione… beh.. allora scusami ho travisato, sono brava a farlo….!!

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3 commenti su “capire la malattia per trovare la cura… noi”

  1. Mi sono soffermato sul tuo scritto per il tema affrontato (non banale) che merita una doverosa considerazione…..
    Il tuo grido di mancanza d’amore, di attenzioni, di una semplice carezza mi fa venire in mente tantissime situazioni analoghe vissute in altre coppie o meglio in “coppie scoppiate” come oggi si usa definirle….
    Esiste una terapia per questo tuo “male”?
    In effetti le linee guida le hai tracciate egregiamente e condivido il tuo pensiero. Ci vuole un po di buona volontà da ambo le parti per affrontare il problema e superarlo.
    Ti auguro di riuscirci!

  2. Ben ritrovata :)…. adoro Einaudi e sopratutto questa… sempre perchè nulla è per caso…
    Mai riuscita a mettere il sottofondo al mio di blog 🙂
    E’ brutta… l’abitudine. Lo stare insieme senza trovare più un motivo valido per farlo.
    E’ evidente da quello che scrivi che non ti da più nulla in termini di emozioni e sensazioni. Ma di quelle non si può fare a meno. Sono quelle che ti fanno sentire “viva”. E sottoscrivo il commento sopra… certi sforzi vanno fatti da entrambe le parti per ottenere risultati. Ma poi pensandoci… Se qualcosa va fatta sforzandosi è naturale? Può cambiare le cose?
    E’ vero che ci sono le pause, i problemi, la vita normale che ci abbatte in tanti modi… ma questo può essere valido per un periodo non ad oltranza. E’ naturale tu abbia bisogno di altro… e forse anche per lui è cosi… Perchè non parlarne? Ma probabilmente lo hai già fatto… Ti abbraccio forte 🙂

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