nel niente del mondo

e mi scopro a pensarti, a pensare a come sarebbe andata se invece di scappare  mi fossi buttata e ti avessi chiesto ancora di uscire, mi scopro a pensarti perché c’è qualcosa che sfugge , che attrae , ma non convince, c’è uno schiaffo all’anima che brucia, che tu non mi hai dato ma che mi hanno recapitato,  e mi scopro a pensarti come tutte le cose che non si sono concluse, che non hanno avuto un epilogo che non si sono esaurite,  e mi viene facile pensare a come saresti stato se , ma mi mancano le parole e nei tuoi gesti cerco una  plausibile spiegazione.. e mi scopro a pensarti perché sei passato  senza che io lo volessi fino infondo,  nel momento sbagliato, non ho trovato parole, non ho giocato, mi sono ritirata senza le forze per metterci anche questa.. e ora mi ritrovo qui a pensarti e a guardare la scia di qualcosa che  ancora mi incuriosisce e sveglia la mia immaginazione; troppo in fretta andava il tuo treno , troppo in fretta per  poterci saltare, ero ferita, provavo a camminare, eri di più ma non potevo ancora saltare…  e ora che è andata non credo possa tornare, magari non era niente ,ma un idea da conoscere e  poi scartare, magari eri meno di quel che potevo immaginare, magari…  adesso resti sospeso nel niente, insieme a quello sguardo sbucato da dietro le lenti dei tuoi occhiali,  che non riesco a dimenticare, resti sospeso in un giorno di sole, di parole nel vento ,  in una bottiglia di vino,  un piacevole pranzo e resti lì nel niente del mondo……

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Un commento su “nel niente del mondo”

  1. i cerchi vanno chiusi, sennò diventano spirali. e una volta che si entra in una spirale, è difficile arrivare fino in fondo, come potrebbe essere difficile uscirne…

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