quando si legge: ” perdersi nel bagliore dei suoi occhi”

ho provato sulla mia pelle ciò che  spesso si sente cantare  , si, quelle frasi che sembrano quasi retorica di canzoni, anche di poesie e  pagine di libri, quando si legge: ” perdersi nel bagliore dei suoi occhi” , ecco si, mi è sempre sembrato un po’ un artefatto  poetico , un immagine  così  astratta, un modo di dire insomma.. e invece…  invece, quando ti ho trovato lì in mezzo alla solita strada, tra il grigio dell’asfalto e il giallo del palo del semaforo, lì, ai confini degli alberi, in mezzo al traffico e ad un timido raggio di sole..  il nostro sorriso che si incrocia come sempre ormai, da sempre, con la naturalezza di chi si saluta non per circostanza,  ma con il piacere di vedersi.. ecco lì ti ho guardato negli occhi mentre mi chiedevi come erano andati i miei impegni,   lì,   mi sono persa, in quel bagliore , folgorata, quasi sconvolta da quel brillare che  mi accecava, che riempiva ogni singolo spazio del mio campo visivo, come quando le stelline di carnevale bruciano  con mille scintille..  da lì non volevo tornare, mi accorgevo di essere ipnotizzata e  non riuscivo a smettere di godere di quella bellezza, e  per un attimo con la consapevolezza assurda di stare assistendo ad uno spettacolo che  non si spiega, ne si ripete uguale due volte .. mi sono sentita piccola , infinitamente piccola, non sarei voluta più uscire da quella magia, ho provato il bisogno di accarezzarti il viso..  di vedere se eri vero.. prima di salutarsi per tornare ognuno alla propria giornata… grazie per quello spettacolo privato che mi hai regalato. ..forse era da un po’ che non mi soffermavo sul tuo sguardo, forse era da un po’ che non ci incrociavamo di mattina, forse era da un po’ che ero distratta dal dovere e lasciavo passare il piacere tra le righe e non gli davo peso…  grazie, perché sono le piccole  sfumature che cambiano colore alle giornate..

e .. NON ti vengo a cercare

Ci siamo detti tante cose, e nei nostri abbracci c’è tutto il calore delle parole “ti voglio bene” , ed è bellissimo, ed e’ vero , fa battere il cuore, mi dimostra che le parole hanno ancora un senso  carico di significato, anche se all’apparenza sono così inflazionate e banalizzate, mi fa capire che esiste  ancora emozionarsi per un sentimento.  Quel nostro non essere è la cosa più speciale che ci sia..  ma poi in queste giornate piene di piogge a sprazzi, e di cieli grigi,  aumenta la voglia di incontrarti e  diminuisce la probabilità che ciò accada , cosa strana, ma  la  coincidenza che di solito  muove la nostra vita.. viene meno.. e allo stesso tempo sono invasa dall’alone di te,  da quella presenza che si allontana mentre  mi invade i pensieri, li irretisce e mi inibisce quasi dall’avvicinarmi fisicamente , sempre per la mia fottuta paura di invadere spazi a me non concessi, resto dalla mia parte e tu dalla tua, mentre subdolamente ti insinui nei miei sogni facendo l’amore con me nelle notti uggiose di quest’inverno poco freddo ma molto umido,  li abiti tutti e li rendi così reali che la mattina riesco con fatica a capire che  erano sogni, sento il tuo profumo e il tuo sapore mentre trasali di piacere, il tuo respiro e il suono della tua voce, le tue risate… e forse dopo tanto i brividi lungo la  mia schiena… quelli che  ogni giorno cerco e non trovo più  nelle mille situazioni, eppure… non c’è mutazione che  mi induca in questa situazione, o forse si..??? ma questo è un altro parlare.. e   non ti vengo a cercare..

ma poi basta un raggio di sole che mi fa l’occhiolino da dietro alle nuvole a far cambiare il ritmo,perchè  si sa che non amo il buio  e le tenebre se non le scelgo, e così basta solo una scia dorata  a darmi la voglia di essere me stessa e di credere in quello che sono senza vacillare, non sarò perfetta ma , sono me.. quella che ogni giorno indossa scarpe speciali per poter contare i passi della vita, per aver voglia di camminare andando un po’ più in là..   anche se agli occhi di chi mi incrocia, sembro  immobile, ma piccoli passi ogni giorno fanno percorrere tutte le strade del mondo, ed è li che voglio andare, un po’ più in là..con la fatica e i momenti di stanchezza ma con la certezza di fondo che là andrò….e quando ritrovo me, ritrovo la voglia di trovare te,  magari in un gesto semplice ma mai scontato, come quello di condividere un caffè con la calma che merita e la serenità che mi dà parlarti, confidarmi, ascoltare te… come      a volte mi viene la voglia di chiamarti solo per il profondo e sconfinato piacere di perdermi in quei discorsi che stanno lì nello spazio aperto del cielo, che lo riempiono di tutti gli argomenti possibili ed immaginabili, che sia la filosofia del vivere o la ricetta per una buona cena,avrei voglia di confidarti pensieri, perchè poi tanto lo sai, mi vengono fuori da se, e magari cercare nelle tue parole le risposte alle domande che non mi faccio, che non oso farmi, e cercare nei tuoi occhi quella luce che mi fa  sentire a casa, che mi fa sorridere… perchè tu?.. perchè quando si sta girando in un vortice si cerca un punto fermo e l’unico punto fermo sei tu,  almeno  io ho questa convinzione, e quindi.. so che quando ci sei si allineano i pianeti , tutto ha il suo equilibrio  lascia spazioa emozioni senza complicazioni, perchè non ho bisogno di dimostrare niente, di fare la ruota come i pavoni, di piacerti per forza, perchè tanto non avrei nessuna opportunità di apparire diversa da ciò che sono, con te non ci riesco, sono me…  ed è rilassante… e sai che mi riesce ridere liberamente?? e sai che se ti abbraccio è perchè lo voglio fare, e lo faccio anche meno di quanto vorrei per non toccare quel confine.. e lo sai che dico ciò che penso e sogno, a volte anche senza ritegno? e lo sai che ancora   riesci a farmi mancare la terra sotto i piedi a volte e a farmi venire l’affanno??… e forse si, anche a ridarmi un emozione… sei la mia cura e la mia malattia.. sei te… e in te mi cerco…  forse perchè le premure che mi riservi sono più di quel che ho o forse sonomeno ma sono quelle che toccano come la scossa elettrica, a volte ho paura che svanisca questo a volte penso che se poi ci avviciniamo di più magari possiamo trovare meno, e forse ho paura che possa magari essere di più.. e oddio.. e poi mi arrotolo tra le parole tesoro mio…  e non ti vengo a cercare , perchè tu sai dove trovarmi..qui di sicuro,   e sai che cercarmi e’ facile come cercare le stelle nella notte serena e sappi, se non lo sai già che io sono qui  e so starci…… e non ti vengo a cercare.. perchè alla fine sono codarda.. perchè… alla fine…sto aspettando di fare come BUD SPENCER .. intanto piego le spalle e raccolgo le forze… e poi…. sarò io che spazzo via le nuvole su di me….